14/07/11

PSR Leader GAL Basso Monferrato Astigiano mis 3.1.2 – Progetti di filiera – 05-08-11


La regione Piemonte ha pubblicato un bando di finanziamento finalizzato a sostenere interventi materiali e immateriali inseriti in Progetti di Filiera.
A tali progetti partecipano, in forma congiunta e sulla base di accordi sottoscritti dai partecipanti, più soggetti, in modo che i singoli interventi proposti a sostegno siano integrati fra loro e contribuiscano a rafforzare non solo la competitività delle singole aziende/imprese, ma anche la competitività delle specifiche filiere e, indirettamente, le potenzialità economiche del territorio del GAL.
In questa prospettiva, ai progetti e ai relativi accordi potranno aderire sia Aziende/Imprese beneficiarie dei Bandi di Misura in cui si articola il presente bando, che soggetti non finanziabili ma la cui adesione può contribuire a rafforzare la filiera.
Obiettivo del presente Bando Pubblico è la costruzione e/o il completamento di filiere locali mediante interventi materiali nelle imprese appartenenti ai diversi segmenti della filiera (produzione, trasformazione, commercializzazione, prestazione di servizi alle imprese) finalizzati all'inserimento nel ciclo produttivo di soluzioni tecnologicamente avanzate in grado di:
- agevolare un'efficace integrazione tra le fasi delle filiere;
- favorire un migliore accesso al mercato da parte delle produzioni dell'area GAL;
- favorire l'introduzione di innovazione nelle imprese che partecipano alla filiera.
Gli interventi messi a sostegno dovranno essere realizzati nei seguenti Comuni:
Provincia di Asti: Albugnano, Antignano, Aramengo, Baldichieri, Berzano San Pietro, Buttigliera, Calliano, Camerano Casasco, Cantarana, Capriglio, Casorzo, Castelnuovo Don Bosco, Castell’Alfero, Castellero, Cellarengo, Celle Enomondo, Cerreto, Chiusano d'Asti, Cinaglio, Cisterna d'Asti, Cocconato, Corsione, Cortandone, Cortanze, Cortazzone, Cossombrato, Cunico, Dusino San Michele, Ferrere, Frinco, Grazzano Badoglio, Maretto, Monale, Moncalvo, Moncucco, Montafia, Montechiaro d’Asti, Montemagno, Montiglio M.to, Moransengo, Passerano Marmorito, Piea, Pino d'Asti, Piova Massaia, Portacomaro, Revigliasco, Roatto, Robella, San Damiano d’Asti, San Martino Alfieri, San Paolo Solbrito, Settime, Soglio, Tigliole, Tonengo, Valfenera, Viale, Viarigi, Villafranca d'Asti, Villanova d'Asti, Villa San Secondo.
Provincia di Alessandria: Alfiano Natta, Villadeati, Odalengo Piccolo, Castelletto Merli, Altavilla M.to, Camagna, Cuccaro, Fubine, Ottiglio, Sala M.to.
La partecipazione al bando da parte di ciascun soggetto richiedente è subordinata:
- alla redazione del progetto di Filiera cui il soggetto aderisce;
- alla sottoscrizione del relativo accordo tra gli operatori di filiera;
- alla dimostrazione del raggiungimento di concreti obiettivi di sviluppo dell'impresa;
- al rispetto da parte di ciascuna impresa inserita nel progetto di filiera delle specifiche condizioni definite dalla Misura di riferimento.
Sono ammissibili a finanziamento gli interventi per la realizzazione di progetti di filiera che si propongano di conseguire uno o più dei seguenti obiettivi:
- rafforzare l’integrazione tra le diverse fasi della filiera;
- favorire il completamento della filiera;
- raggiungere obiettivi comuni definiti nell’accordo, quali, ad esempio, la certificazione di qualità, la tracciabilità di filiera, l’innovazione dei processi produttivi o dei prodotti;
- favorire un rapporto più diretto tramite accordi tra produttori agricoli/artigiani ed utilizzatori finali dei prodotti:commercianti, ristoratori, albergatori consumatori;
- favorire la commercializzazione congiunta di prodotti capaci di valorizzarsi reciprocamente;
- stipulare nuovi accordi di commercializzazione per raggiungere fasce più ampie di mercato;
- valorizzare le produzioni locali tramite la diffusione di settori specifici ad esse dedicati presso gli esercizi commerciali;
- stipulare nuovi accordi che riguardano la fornitura di servizi tra i diversi operatori della filiera;
- favorire e potenziare la filiera connessa al sistema casa con particolare riferimento al risparmio energetico, all'ecocompatibilità e all'uso di prodotti dell'artigianato locale;
- favorire il potenziamento di filiere produttive connesse all'artigianato tradizionale, con particolare riferimento ai settori inseriti nell'Eccellenza Artigiana.
I progetti dovranno essere caratterizzati da un insieme correlato di domande di finanziamento (almeno due) proposte da aziende/imprese, operanti in una o più fasi delle filiere. Gli aderenti al progetto dovranno stipulare accordi duraturi, capaci di definire modalità di cooperazione certe e costanti nel tempo tra le imprese che li sottoscrivono, allo scopo di finalizzare ciascun intervento al perseguimento di un obiettivo comune (es. completamento della filiera, lavorazioni congiunte, organizzazione dell’offerta commerciale, stipula di accordi commerciali con gli utilizzatori finali, ottenimento della certificazione di qualità o della tracciabilità di filiera, scambi di servizi tra operatori ecc.). I progetti di filiera possono inserirsi in vari contesti come quello della vendita diretta nell’ambito di mercati all’aperto o in locali appositamente attrezzati, accordi fra produttori e commercianti, ristoratori, albergatori o cooperative di consumo.
L’accordo per essere ammissibile deve comunque coinvolgere almeno due fasi della filiera, alla cui costruzione possono partecipare, oltre alle aziende/imprese che presentano domande di aiuto finanziabili sul presente bando, una (o più) aziende anche non finanziabili sul presente bando ma operanti in una delle fasi delle filiere.
Con riferimento al numero di domande necessarie per la formulazione di un progetto di filiera, queste devono essere proposte da imprese indipendenti l’una dall’altra.
Nello specifico, si individuano le seguenti attività di filiera:
A - FILIERE AGROALIMENTARI
A. 1. Filiera della carne Settore bovino, con particolare riferimento all’allevamento semibrado e settore suino, settore avicolo con priorità alla Gallina Bionde di Villanova e al cappone di San Damiano
A.2. Filiera lattiero-casearia con riferimento al latte bovino, ovicaprino trasformato in area GAL
A.3. Filiera della nocciola con particolare riferimento alla prima e seconda lavorazione del prodotto e al suo uso nella produzione di dolci di nocciola e alla produzione di olio di nocciola
A.4. Filiera vitivinicola relativamente alle aziende che producono e vinificano in area GAL, esclusivamente per la produzione di vini riconosciuti DOC e DOCG;
A.5. Filiera dell'olio di oliva relativamente alle aziende che producono in area GAL
A.6. Filiera del miele relativamente alle aziende che raccolgono, producono e trasformano in area GAL
A.7. Filiera ortofrutticola relativamente a chi adotta il sistema biologico o la lotta integrata, agli ortaggi in serra.
A.8. Filiera cereali e derivati Relativamente ai prodotti dolciari e alla panificazione dell'area GAL
B - FILIERE ARTIGIANALI
B.1. Sistema “Casa” Filiera dell’edilizia tradizionale, con priorità per le aziende (muratori, idraulici, falegnami, elettricisti, decoratori e fabbri) che utilizzano materiali e tecniche dell'area GAL(in particolare la muratura a vista) ed ecocompatibili.
B.2. Artigianato della tradizione locale nei settori dell’Eccellenza Artigiana, microfiliere mirate allo sviluppo dell'artigianato della tradizione locale nei settori dell'Eccellenza Artigiana (manifatturiero) rappresentati sul territorio del GAL. (Altre attività artistiche tipiche, Conservazione e restauro in edilizia, Decorazione su manufatti diversi, Legno, Metalli comuni, Restauro ligneo, Tessile-abbigliamento)

Per quanto riguarda i contenuti degli accordi si forniscono le seguenti indicazioni:
A. gli accordi stipulati nell’ambito delle filiere agroalimentari debbono coinvolgere almeno due delle macrofasi in cui si articola una filiera (produzione, trasformazione, commercializzazione) ed essere finalizzati a:
- integrare efficacemente le fasi coinvolte nel progetto,
- promuovere l’inserimento sul mercato dei prodotti, in modo da collegarne l’immagine con quella del territorio del GAL di territorio;
B. gli accordi stipulati nell’ambito delle filiere artigianali debbono avere la finalità di:
- creare rapporti stabili di collaborazione tra imprese che operano sul territorio, in modo da generare economie di scala e/o da consentire la presentazione coordinata al pubblico dei prodotti realizzati;
- favorire la collaborazione di artigiani che operano nel settore dell’edilizia che utilizza tecniche della tradizione locale (murature a vista, elementi costruttivi n legno e ferro), e tecniche e materiali finalizzati al risparmio energetico ed ecocompatibili.
- favorire l’utilizzo di tecnologie e del saper fare della tradizione locale in modo da consentire il rafforzamento del settore anche in relazione alle possibilità occupazionali. In questo senso il GAL si riferisce prioritariamente a quei settori e a quelle attività che hanno richiesto e ottenuto l’Eccellenza Artigiana, intesa anche come segno di vitalità e di interesse da parte degli operatori attivi sul territorio.
I progetti di Fiera possono coinvolgere operatori attivi nei vari settori in cui la filiera si articola ed almeno due operatori devono presentare progetti di interventi in due segmenti diversi della filiera, a valere sulle Misure inserite nel presente Bando.
MISURA 121 - AMMODERNAMENTO DELLE AZIENDE AGRICOLE
La Misura ha come obiettivo il miglioramento del rendimento globale delle aziende agricole, con particolare riferimento alla costruzione di filiere di prodotto e agli obiettivi specifici che caratterizzano la strategia del PSL:
- Valorizzare la qualità delle produzioni agricole e agroalimentari locali con l’introduzione di innovazioni di processo produttivo di trasformazione e commercializzazione.
- Favorire l'integrazione ed il potenziamento delle diverse fasi della filiera agroalimentare coinvolgendo, insieme agli operatori agricoli, le microimprese operanti nel settore agroalimentare, della commercializzazione, dell'artigianato locale e gli utilizzatori finali.
Sono beneficiari, ai sensi della Mis 121, imprenditori agricoli professionali (come definiti dal D.Lg. 99/2004 e sim.) titolari di aziende agricole che operino in una delle seguenti filiere che abbiano aderito ad un progetto di filiera:
- Filiera della carne
- Filiera lattiero casearia
- Filiera della nocciola
- Filiera vitivinicola
- Filiera dell’olio di oliva
- Filiera del miele
- Filiera ortofrutticola
- Filiera cereali e derivati
Per “aziende agricole”, ai fini della concessione degli interventi di sostegno di cui alla presente Misura, si intendono entità a carattere professionistico ed imprenditoriale che producono per la commercializzazione (senza distinzione tra aziende condotte da persone fisiche e aziende condotte da persone diverse da quelle fisiche), in regola con i necessari adempimenti di legge, consistenti nel possesso di partita IVA valida per il settore agricolo e (salvo che per le aziende esentate ai sensi delle vigenti norme di legge) di iscrizione alla Cciaa.
Il richiedente dovrà essere in possesso di conoscenze e competenze professionali adeguate dal momento della presentazione della domanda di sostegno agli investimenti fino al termine del vincolo di destinazione degli investimenti finanziati.
Sono ammissibili a finanziamento gli investimenti che consentono all’impresa di rafforzare i legami con le altre imprese che aderiscono alla filiera. In particolare, vengono sostenuti investimenti finalizzati:
- all’integrazione dell’impresa agricola nell’ambito del progetto di filiera;
- alla realizzazione di innovazioni di prodotto e/o di processo, anche in relazione alla possibilità di introdurre nel ciclo produttivo i sistemi della tracciabilità alimentare;
- alla trasformazione in azienda dei prodotti aziendali;
- al confezionamento dei prodotti, anche in funzione della loro commercializzazione in forma congiunta e/o coordinata nell’ambito del progetto di filiera;
- al miglioramento/potenziamento delle modalità di commercializzazione;
- alla vendita diretta in azienda di prodotti propri solo se in accordo con altre aziende che conferiscono i loro prodotti (ad eccezione degli spacci aziendali di carne bovina);
- al risparmio energetico e alla produzione di energie alternative;
- al miglioramento delle fasi della logistica.
Gli interventi di cui al comma precedente saranno ammessi a finanziamento solamente se conformi alle disposizioni in materia di tutela ambientale e paesaggistica emanate dalle Autorità specificamente competenti in tali materie.
La domanda di sostegno può prevedere uno o più investimenti materiali e immateriali inseriti e funzionali al progetto di filiera, quali:
A.1. Realizzazione di opere di natura fondiaria: sistemazioni idraulico - agrarie, impianti irrigui drenaggi, viabilità aziendale, spianamenti, terrazzamenti e simili
A.2. Realizzazione di opere di natura edilizia, di natura edilizia (ristrutturazione, riattamento di fabbricati rurali);
A.2.1. creazione e allestimento di spazi, nell’ambito della propria azienda, per la promozione/vendita diretta al pubblico di prodotti aziendali propri e conferiti da altre aziende nell'ambito degli accordi di filiera;
A.2.2. costruzione di ricoveri con criteri ecocompatibili e acquisto di attrezzature esclusivamente destinate all’allevamento di animali allo stato brado o semibrado;
A.2.3. installazione elementi per il risparmio energetico e/o per la produzione di energia alternativa;
A.3. Acquisto di attrezzature fisse e macchinari: Acquisto di attrezzature fisse, macchinari e veicoli stradali destinati alla fase della filiera per la quale l’azienda partecipa al progetto
A.4. Acquisto di strumentazioni controllo e di apparecchiature informatiche e relativi programmi particolarmente se inseriti in interventi relativi al controllo di qualità delle produzioni
B. Investimenti immateriali direttamente connessi agli investimenti materiali (spese di certificazione o iscrizione/registrazione, spese per consulenze, studi di fattibilità, spese per acquisizione di licenze e brevetti (max 5% dell'investimento materiale proposto), spese di progettazione, spese generali e tecniche, (max 7% dell'investimento materiale cui sono riferite).
In totale Max 12% della spesa complessiva
Sono esclusi:
- l’esecuzione di interventi relativi a case di abitazione
- l’acquisto di:
- terreni, fabbricati e strutture esistenti;
- macchinari e attrezzature usati;
- veicoli stradali, tranne nel caso in cui rientrino nelle deroghe ed eccezioni previste dalla normativa.
- capi di bestiame e piante;
- trattrici agricole e mietitrebbiatrici;
- nell'ambito della filiera del miele: attrezzature per il nomadismo.
L’aiuto concesso si sostanzia in un contributo in conto capitale calcolato in percentuale sulla spesa ammessa. L’intensità di aiuto pubblico differisce in base alle seguenti caratteristiche:
- Giovani fino a 40 anni di età: contr. pubbl. al 50% dell’investimento complessivo per interventi edilizi/fondiari; 35% dell’investimento complessivo per interventi agrari.
- Altri richiedenti: contr. pubbl. al 40% dell’investimento complessivo per interventi edilizi/fondiari; 30% dell’investimento complessivo per interventi agrari.
Non potranno essere ammesse a contributo spese effettuate prima della presentazione della domanda di contributo.
Il Gal stabilisce i seguenti limiti per gli investimenti complessivi:
- Importo massimo: per investimenti agrari € 100.000,00, per investimenti fondiari € 60.000,00;
- Importo minimo: € 8.000,00.
Il volume massimo di investimenti finanziabili complessivamente per il periodo 2007-2013 ad ogni azienda richiedente è pari a (espresso in termini di spesa ammissibile, su cui viene calcolato il contributo corrispondente):
- 400.000 euro per aziende singole di dimensione fino a 1,5 ULU (per ULU = 230 giornate lavorative convenzionali di 8 ore per anno);
- 800.000 euro per aziende singole di dimensione superiore a 1,5 ULU;
- 1.200.000 per aziende cooperative o per domande presentate congiuntamente da più aziende agricole.
MISURA 123 Az.3 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli
L’attivazione della Misura ha come obiettivo il miglioramento del rendimento globale delle microimprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari, con particolare riferimento ai fattori che caratterizzano la strategia del PSL, basata sul conseguimento delle quattro qualità che potranno rendere più competitivo il territorio del GAL.
La Misura persegue i seguenti obiettivi, connessi ai fabbisogni individuati dal PSL:
- Valorizzare la qualità delle produzioni agricole e agroalimentari locali con l’introduzione di innovazioni di processo produttivo di trasformazione e commercializzazione.
- Favorire l'integrazione ed il potenziamento delle diverse fasi della filiera di prodotto coinvolgendo, insieme alle microimprese di trasformazione nel settore agroalimentare, le aziende agricole le microimprese dell'artigianato locale e quelle operanti nel settore della ristorazione, della commercializzazione.
L'attuazione della misura e connessa al tema unificante (La qualità del territorio come fattore prioritario di attrattività per il Monferrato Astigiano) in quanto mirata a sostenere e diffondere sul territorio del GAL, in un'ottica di filiera, interventi che stimolano e coinvolgono le microimprese operanti nel settore agroalimentare nella direzione della valorizzazione delle produzioni tipiche locali, con esplicito riferimento al loro proporsi e riqualificarsi come risorsa attrattiva di importanza strategica sia per l’avvio di nuove attività produttive, sia per il settore del turismo rurale.
Sono beneficiari del presente Bando, ai sensi della Mis. 123 Az 3, le Microimprese singole e associate inscritte al registro delle imprese, che svolgono attività di trasformazione e di commercializzazione di prodotti di cui all’Allegato I del Trattato (esclusi i prodotti della pesca).
Le microimprese beneficiarie devono svolgere attività di trasformazione e commercializzazione e partecipare a un progetto di filiera in una delle seguenti filiere e che abbiano aderito ad un progetto di filiera:
- Filiera della carne
- Filiera lattiero casearia
- Filiera della nocciola
- Filiera vitivinicola
- Filiera dell’olio di oliva
- Filiera del miele
- Filiera ortofrutticola
Le microimprese operanti nel settore della panificazione e dei dolci tradizionali potranno, a seguito di adesione alla filiera “prodotti da forno”, fare domanda di sostegno nell'ambito della Misura 312 "panificazione”.
Tutte le operazioni finanziate devono rispettare le eventuali restrizioni alle produzioni o limitazioni al sostegno comunitario previste nell’ambito delle Organizzazioni Comuni di Mercato.
Sono ammissibili a finanziamento gli investimenti che consentono all’impresa di rafforzare i legami con le altre imprese che aderiscono alla filiera.
In particolare, vengono sostenuti investimenti finalizzati:
- ad integrare la fase di trasformazione con le attività di produzione primaria e con il processo di commercializzazione, nell'ambito dei progetti di filiera;
- al miglioramento complessivo della qualità delle produzioni;
- all’introduzione di miglioramenti tecnologici e organizzativi;
- alla realizzazione di nuovi prodotti e/o di nuove forme di presentazione del prodotto (ad esempio, prodotto porzionato o confezionato);
- al miglioramento e potenziamento della fase di commercializzazione dei prodotti;
- alla vendita diretta in azienda di prodotti propri se in accordo con altre aziende che conferiscono i loro prodotti (ad eccezione degli spacci aziendali di carne bovina);
- al risparmio energetico e alla produzione di energie alternative.
La domanda di sostegno può prevedere uno o più investimenti materiali e immateriali inseriti e funzionali al progetto di filiera:
A.1 acquisto di impianti, macchinari, strumenti, attrezzature (incluso hardware),arredi;
A.1.1. acquisto impianti e macchinari per la trasformazione, il confezionamento e l’etichettatura;
A.1.2. acquisto di veicoli specializzati per il trasporto di prodotto semilavorato o finito dallo stabilimento di trasformazione e commercializzazione alle imprese di distribuzione, purché si tratti di veicoli direttamente ed esclusivamente destinati al trasporto di tali prodotti, sempre che tale spesa non incida sul totale spesa ammessa in percentuale superiore al 20% del singolo progetto inserito nella filiera;
A.1.3. Acquisto arredi limitati all’allestimento di punti vendita;
A.2. acquisto e realizzazione di software connessi al miglioramento tecnologico e all’introduzione di nuovi canali di commercializzazione;
A.3. Realizzazione di opere di natura edilizia quali adeguamenti strutturali di modesta entità;
A.3.1.adeguamenti strutturali di modesta entità, strettamente finalizzati all’installazione degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature di cui al punto A.1.
A.3.2. Allestimento ( tramite adeguamenti di locali esistenti: ripartizione spazi, servizi) di spazi di vendita diretta al pubblico di prodotti aziendali propri e conferiti da altre aziende nell'ambito degli accordi di filiera, con l'obbligo di realizzare investimenti produttivi di pari importo. Tali spazi devono essere ubicati all'interno della propria azienda;
A.3.3. Investimenti per la produzione di energia e per il risparmio energetico;
B. Investimenti immateriali: consulenze specialistiche e spese generali e tecniche (acquisto di brevetti e licenze e know-how o conoscenze tecniche non brevettate, spese di progettazione, direzione lavori e simili) per un ammontare non superiore al 12% dell’importo degli investimenti materiali a cui tali spese sono riferite.
Gli investimenti per la produzione di energia e per il risparmio energetico sono consentiti solo se finalizzati all’autoconsumo e per una potenza complessiva di 1 MWh per sito produttivo. Tali investimenti non potranno superare il 50% della spesa ammessa.
Nel dettaglio e esclusa l’ammissibilità delle seguenti tipologia di spesa:
a. spese notarili, IVA, tasse e altre imposte;
b. acquisto di fabbricati
c. qualsiasi tipo di demolizione, rimozione o smontaggio di opere (comprese le strutture in amianto), manufatti, impianti esistenti ad eccezione delle aperture in breccia;
d. opere provvisorie non direttamente connesse all'esecuzione del progetto;
e. acquisto di veicoli non specializzati, di motrici di trasporto;
f. arredi da ufficio;
g. acquisto di imballaggi, cassoni, contenitori, barriques ecc. anche se ammortizzabili;
h. acquisto di attrezzature ammortizzate in un anno e materiali di consumo;
i. investimenti immateriali, diversi da brevetti e licenze;
j. indennità versate dai beneficiari a terzi per espropri, frutti pendenti ecc.;
k. manutenzione di attrezzature e di macchinari;
l. acquisto ed installazione di attrezzature, macchinari ed impianti usati;
m. interventi di mero abbellimento anche con l’utilizzo di materiali pregiati, compreso l’allestimento di giardini, spazi verdi;
n. noleggio di attrezzature e investimenti finanziati con leasing;
o. investimenti finalizzati alla mera commercializzazione realizzati da beneficiari che svolgono esclusivamente tale attività (acquisto, deposito e vendita dei prodotti);
p. interventi di mera sostituzione che non comportino miglioramenti tecnologici e funzionali;
q. investimenti destinati ad adeguamenti a normative cogenti i cui termini di regolarizzazione risultino scaduti;
r. iniziative volte a sostenere progetti di promozione e ricerca;
s. spese di gestione;
t. investimenti realizzati direttamente dal beneficiario (lavori in economia).
Ai soggetti ammessi a finanziamento e concesso un contributo in conto capitale pari al 40% della spesa ammessa.
Il contributo è erogato in ossequio ai limiti del regime “de minimis”.
Il GAL stabilisce i seguenti limiti di investimento complessivo ammissibile:
- Investimento massimo ammesso: € 80.000,00
- Investimento minimo ammesso € 8.000,00
MISURA 312 - Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese
Secondo quanto previsto dal PSL l’attivazione della misura sostiene interventi inseriti in progetti di filiera e mirati:
- alla valorizzazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari e artigianali riconosciuti nelle filiere di cui al presente Bando.
- alla valorizzazione della filiera dell’edilizia tradizionale ed ecocompatibile
- alla valorizzazione di microfiliere che possono essere attivate in ambito artigianale con particolare riferimento ai settori dell'eccellenza artigiana rappresentati sul territorio del GAL e finalizzate allo sviluppo del'artigianato della tradizione locale.
Gli obiettivi sono connessi ai seguenti fabbisogni individuati dal PSL sono:
- Sostenere la creazione e lo sviluppo di microimprese tramite la creazione di microfiliere in stretta connessione con le tipicità locali;
- Creare e consolidare “sistemi” (o reti) di produttori mirate ad una maggiore visibilità e competitività sul mercato.
Sono beneficiari del presente Bando, ai sensi della Misura 312, Azione 1 le Microimprese singole e associate iscritte al registro delle imprese che non trasformano i prodotti di cui all’Allegato I del Trattato.
Le microimprese beneficiarie devono partecipare a un progetto di filiera in una delle seguenti filiere:
- Filiera della carne
- Filiera lattiero casearia
- Filiera della nocciola
- Filiera vitivinicola
- Filiera dell’olio di oliva
- Filiera del miele
- Filiera ortofrutticola
- Filiera cerealicola con riferimento alla panificazione tradizionale e alla produzione di dolci della tradizione locale
- Filiera dell’edilizia tradizionale ed ecocompatibile
- Filiera dell’artigianato tradizionale con particolare riferimento ai settori che in area GAL rappresentano l’Eccellenza Artigiana in ambito manifatturiero (altre attività artistiche tipiche, Conservazione e restauro in edilizia, Decorazione su manufatti diversi, Legno, Metalli comuni, Restauro ligneo, Tessile-abbigliamento).
Nell’ambito di filiere agroalimentari sono ammissibili a finanziamento, nell'ottica di progetti di filiera:
- adeguamento dei laboratori di trasformazione (macchinari, attrezzature e impianti, con le minime opere strutturali necessarie alla loro installazione), delle linee di lavorazione preparazione dei prodotti, dei processi per il confezionamento di prodotti agroalimentari, realizzati da imprese diverse da quelle di cui alla misura 123.3;
- la realizzazione di prodotti e/o servizi complementari alle produzioni agroalimentari (confezionamento, logistica, trasporto, …), con l’introduzione nel sistema produttivo di innovazioni di prodotto e/o di processo tali da migliorare l’organizzazione all’interno della filiera e la sua tracciabilità;
- imprese di commercializzazione, che realizzano interventi per l’inserimento nel proprio sistema di vendita delle produzioni agroalimentari inserite nelle filiere agroalimentari e/o per la loro presentazione al pubblico in modo da rendere facilmente percepibile e da valorizzare la provenienza dei prodotti agroalimentari e artigianali locali (espositori dedicati,distributori, …);
Nell’ambito di filiere artigianali sono ammissibili a finanziamento, sempre nell’ottica di progetti di filiera:
- Interventi finalizzati al miglioramento e/o all'innovazione nel settore della produzione artigianale (lavorazione a mano), commercializzazione e posa in opera di materiali per l'edilizia della tradizione locale e/o ecocompatibili
- Imprese operanti nel settore della conservazione e restauro in edilizia con particolare riferimento alle murature in cotto a vista, alla realizzazione di manufatti in ferro e legno che intendano migliorare e ammodernare le loro prestazioni
- introduzione di sistemi di qualità di prodotto o di processo nelle imprese con particolare riferimento a quelle operanti nella produzione e commercializzazione di manufatti inseriti nei settori rappresentati nell'Eccellenza Artigiana in area GAL:
- introduzione nelle aziende di tecnologie finalizzate alla riduzione degli impatti negativi generati sull’ambiente nell’esercizio dell’attività per mezzo di interventi volti alla riduzione dei consumi.
La domanda di sostegno può prevedere uno o più investimenti materiali e immateriali inseriti e funzionali al progetto di filiera:
A.1 acquisto di impianti, macchinari, strumenti, attrezzature (incluso hardware), arredi
A.1.1. acquisto impianti e macchinari per la produzione, trasformazione, confezionamento etichettatura
A.1.3. Acquisto arredi limitati all’allestimento di punti vendita
A.2. acquisto e realizzazione di software connessi al miglioramento tecnologico e all’introduzione di nuovi canali di commercializzazione
A.3..Realizzazione di opere di natura edilizia: adeguamenti strutturali di modesta entità;
A.3.1.adeguamenti strutturali di modesta entità, strettamente finalizzati all’installazione degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature di cui al punto A.1.
A.3.2. Allestimento ( tramite adeguamenti di locali esistenti: ripartizione spazi, servizi) di spazi di vendita diretta al pubblico per i prodotti aziendali propri e conferiti da altre aziende
A.3.3. Investimenti per la produzione di energia e per il risparmio energetico.
B. Investimenti immateriali: consulenze specialistiche e spese generali e tecniche (acquisto di brevetti e licenze e know-how o conoscenze tecniche non brevettate, spese di progettazione, direzione lavori e simili) per un ammontare non superiore al 12% dell’importo degli investimenti materiali a cui tali spese sono riferite.
Tutti i beni acquistati devono essere nuovi e privi di vincoli o ipoteche e sulle relative fatture dovrà essere indicato con chiarezza l’oggetto dell’acquisto e, in funzione della tipologia del bene, il numero seriale o di matricola.
La funzionalità delle spese alle finalità dell’Azione deve emergere chiaramente nella stesura del progetto.
Gli investimenti per la produzione di energia e per il risparmio energetico sono consentiti solo se finalizzati all’autoconsumo e per una potenza complessiva di 1 MWh per sito produttivo. Tali investimenti non potranno superare il 50% della spesa ammessa.
Non sono ammissibili a contributo tutte le spese non strettamente connesse alla realizzazione degli interventi previsti.
Nel dettaglio è esclusa l’ammissibilità delle seguenti tipologia di spesa:
- esecuzione di interventi di manutenzione;
- esecuzione di interventi di sostituzione. Si considerano interventi di sostituzione gli investimenti (di natura edilizia oppure consistenti nell’acquisto di macchinari) che non aumentano la capacita di produzione, non modificano sostanzialmente la natura della produzione/tecnologia utilizzata, non modificano in modo significativo i costi di gestione, non apportano consistenti vantaggi ambientali e di risparmio energetico;
- investimenti funzionali al recepimento delle normative vigenti;
- noleggio di attrezzature e investimenti finanziati con leasing;
- acquisto di immobili e terreni;
- acquisto di veicoli e motrici di trasporto, di qualunque genere e tipologia;
- acquisto di impianti, macchinari, strumenti, attrezzature ed arredi usati;
- acquisto di minuterie ed utensili di uso comune;
- acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e beni di consumo, imballaggi, cassoni e contenitori.
Ai soggetti ammessi a finanziamento è concesso un contributo in conto capitale pari al 40% della spesa ammessa.
Il contributo è erogato in ossequio al regime “de minimis” e fermi restando i limiti minimi e massimi di spesa di seguito indicati:
- Investimento massimo ammesso: € 80.000,00
- Investimento minimo ammesso € 8.000,00

Le domande di contributo possono essere presentate entro il 5 Agosto 2011.