La
regione Piemonte ha pubblicato un bando di finanziamento finalizzato
a sostenere interventi materiali e immateriali inseriti in Progetti
di Filiera.
A
tali progetti partecipano, in forma congiunta e sulla base di accordi
sottoscritti dai partecipanti, più soggetti, in modo che i singoli
interventi proposti a sostegno siano integrati fra loro e
contribuiscano a rafforzare non solo la competitività delle singole
aziende/imprese, ma anche la competitività delle specifiche filiere
e, indirettamente, le potenzialità economiche del territorio del
GAL.
In
questa prospettiva, ai progetti e ai relativi accordi potranno
aderire sia Aziende/Imprese beneficiarie dei Bandi di Misura in cui
si articola il presente bando, che soggetti non finanziabili ma la
cui adesione può contribuire a rafforzare la filiera.
Obiettivo
del presente Bando Pubblico è
la costruzione e/o il
completamento di filiere
locali mediante interventi materiali nelle imprese appartenenti ai
diversi segmenti della filiera (produzione, trasformazione,
commercializzazione, prestazione di servizi alle imprese) finalizzati
all'inserimento nel ciclo produttivo di soluzioni tecnologicamente
avanzate in grado di:
-
agevolare un'efficace
integrazione tra le fasi delle filiere;
-
favorire un migliore accesso
al mercato da parte delle produzioni dell'area GAL;
-
favorire l'introduzione di
innovazione nelle imprese che partecipano alla filiera.
Gli
interventi messi a sostegno dovranno essere realizzati nei seguenti
Comuni:
Provincia
di Asti: Albugnano,
Antignano, Aramengo, Baldichieri, Berzano San Pietro, Buttigliera,
Calliano, Camerano Casasco, Cantarana, Capriglio, Casorzo,
Castelnuovo Don Bosco, Castell’Alfero, Castellero, Cellarengo,
Celle Enomondo, Cerreto, Chiusano d'Asti, Cinaglio, Cisterna d'Asti,
Cocconato, Corsione, Cortandone, Cortanze, Cortazzone, Cossombrato,
Cunico, Dusino San Michele, Ferrere, Frinco, Grazzano Badoglio,
Maretto, Monale, Moncalvo, Moncucco, Montafia, Montechiaro d’Asti,
Montemagno, Montiglio M.to, Moransengo, Passerano Marmorito, Piea,
Pino d'Asti, Piova Massaia, Portacomaro, Revigliasco, Roatto,
Robella, San Damiano d’Asti, San Martino Alfieri, San Paolo
Solbrito, Settime, Soglio, Tigliole, Tonengo, Valfenera, Viale,
Viarigi, Villafranca d'Asti, Villanova d'Asti, Villa San Secondo.
Provincia
di Alessandria: Alfiano
Natta, Villadeati, Odalengo Piccolo, Castelletto Merli, Altavilla
M.to, Camagna, Cuccaro, Fubine, Ottiglio, Sala M.to.
La
partecipazione al bando da parte di ciascun soggetto richiedente è
subordinata:
-
alla redazione del progetto
di Filiera cui il soggetto aderisce;
-
alla sottoscrizione del
relativo accordo tra gli operatori di filiera;
-
alla dimostrazione del
raggiungimento di concreti obiettivi di sviluppo dell'impresa;
-
al rispetto da parte di
ciascuna impresa inserita nel progetto di filiera delle specifiche
condizioni definite dalla Misura di riferimento.
Sono
ammissibili a finanziamento gli interventi per la realizzazione di
progetti di filiera che si propongano di conseguire uno o più dei
seguenti obiettivi:
-
rafforzare l’integrazione
tra le diverse fasi della filiera;
-
favorire il completamento
della filiera;
-
raggiungere obiettivi comuni
definiti nell’accordo, quali, ad esempio, la certificazione di
qualità, la tracciabilità di filiera, l’innovazione dei processi
produttivi o dei prodotti;
-
favorire un rapporto più diretto tramite accordi tra produttori
agricoli/artigiani ed utilizzatori finali dei prodotti:commercianti,
ristoratori, albergatori consumatori;
-
favorire la
commercializzazione congiunta di prodotti capaci di valorizzarsi
reciprocamente;
-
stipulare nuovi accordi di
commercializzazione per raggiungere fasce più ampie di mercato;
-
valorizzare le produzioni
locali tramite la diffusione di settori specifici ad esse dedicati
presso gli esercizi commerciali;
-
stipulare nuovi accordi che
riguardano la fornitura di servizi tra i diversi operatori della
filiera;
-
favorire e potenziare la
filiera connessa al sistema casa con particolare riferimento al
risparmio energetico, all'ecocompatibilità e all'uso di prodotti
dell'artigianato locale;
-
favorire il potenziamento di
filiere produttive connesse all'artigianato tradizionale, con
particolare riferimento ai settori inseriti nell'Eccellenza
Artigiana.
I
progetti dovranno essere caratterizzati da un insieme correlato di
domande di finanziamento (almeno
due) proposte da
aziende/imprese, operanti in una o più fasi delle filiere. Gli
aderenti al progetto dovranno stipulare accordi duraturi, capaci di
definire modalità di cooperazione certe e costanti nel tempo tra le
imprese che li sottoscrivono, allo scopo di finalizzare ciascun
intervento al perseguimento di un obiettivo comune (es. completamento
della filiera, lavorazioni congiunte, organizzazione dell’offerta
commerciale, stipula di accordi commerciali con gli utilizzatori
finali, ottenimento della certificazione di qualità o della
tracciabilità di filiera, scambi di servizi tra operatori ecc.). I
progetti di filiera possono inserirsi in vari contesti come quello
della vendita diretta nell’ambito di mercati all’aperto o in
locali appositamente attrezzati, accordi fra produttori e
commercianti, ristoratori, albergatori o cooperative di consumo.
L’accordo
per essere ammissibile deve comunque coinvolgere almeno due
fasi della filiera, alla cui
costruzione possono partecipare, oltre
alle aziende/imprese che
presentano domande di aiuto finanziabili sul presente bando, una (o
più) aziende anche non finanziabili sul presente bando ma operanti
in una delle fasi delle filiere.
Con
riferimento al numero di domande necessarie per la formulazione di un
progetto di filiera, queste devono essere proposte da imprese
indipendenti l’una dall’altra.
Nello
specifico, si individuano le seguenti attività di filiera:
A
- FILIERE AGROALIMENTARI
A.
1. Filiera della carne
Settore bovino, con
particolare riferimento all’allevamento semibrado e settore suino,
settore avicolo con priorità alla Gallina Bionde di Villanova e al
cappone di San Damiano
A.2.
Filiera lattiero-casearia con
riferimento al latte bovino, ovicaprino trasformato in area GAL
A.3.
Filiera della nocciola con
particolare riferimento alla prima e seconda lavorazione del prodotto
e al suo uso nella produzione di dolci di nocciola e alla produzione
di olio di nocciola
A.4.
Filiera vitivinicola relativamente
alle aziende che producono e vinificano in area GAL, esclusivamente
per la produzione di vini riconosciuti DOC e DOCG;
A.5.
Filiera dell'olio di oliva relativamente
alle aziende che producono in area GAL
A.6.
Filiera del miele relativamente
alle aziende che raccolgono, producono e trasformano in area GAL
A.7.
Filiera ortofrutticola relativamente
a chi adotta il sistema biologico o la lotta integrata, agli ortaggi
in serra.
A.8.
Filiera cereali e derivati Relativamente
ai prodotti dolciari e alla panificazione dell'area GAL
B
- FILIERE ARTIGIANALI
B.1.
Sistema “Casa” Filiera
dell’edilizia tradizionale, con priorità per le aziende (muratori,
idraulici, falegnami, elettricisti, decoratori e fabbri) che
utilizzano materiali e tecniche dell'area GAL(in particolare la
muratura a vista) ed ecocompatibili.
B.2.
Artigianato della tradizione locale nei settori dell’Eccellenza
Artigiana, microfiliere
mirate allo sviluppo dell'artigianato della tradizione locale nei
settori dell'Eccellenza Artigiana (manifatturiero)
rappresentati sul territorio del GAL. (Altre
attività artistiche tipiche, Conservazione e restauro in edilizia,
Decorazione su manufatti diversi, Legno, Metalli comuni, Restauro
ligneo, Tessile-abbigliamento)
Per
quanto riguarda i contenuti
degli accordi si forniscono
le seguenti indicazioni:
A.
gli accordi stipulati nell’ambito delle
filiere agroalimentari debbono
coinvolgere almeno due delle
macrofasi in cui si articola
una filiera (produzione, trasformazione, commercializzazione) ed
essere finalizzati a:
-
integrare efficacemente le
fasi coinvolte nel progetto,
-
promuovere l’inserimento
sul mercato dei prodotti, in modo da collegarne l’immagine con
quella del territorio del GAL di territorio;
B.
gli accordi stipulati nell’ambito delle filiere
artigianali debbono avere la
finalità di:
-
creare rapporti stabili di
collaborazione tra imprese che operano sul territorio, in modo da
generare economie di scala e/o da consentire la presentazione
coordinata al pubblico dei prodotti realizzati;
-
favorire la collaborazione di
artigiani che operano nel settore dell’edilizia che utilizza
tecniche della tradizione locale (murature a vista, elementi
costruttivi n legno e ferro), e tecniche e materiali finalizzati al
risparmio energetico ed ecocompatibili.
-
favorire l’utilizzo di
tecnologie e del saper fare della tradizione locale in modo da
consentire il rafforzamento del settore anche in relazione alle
possibilità occupazionali. In questo senso il GAL si riferisce
prioritariamente a quei settori e a quelle attività che hanno
richiesto e ottenuto l’Eccellenza Artigiana, intesa anche come
segno di vitalità e di interesse da parte degli operatori attivi sul
territorio.
I
progetti di Fiera possono coinvolgere operatori attivi nei vari
settori in cui la filiera si articola ed almeno due operatori devono
presentare progetti di interventi in due segmenti diversi della
filiera, a valere sulle Misure inserite nel presente Bando.
MISURA
121 - AMMODERNAMENTO DELLE AZIENDE AGRICOLE
La
Misura ha come obiettivo il miglioramento
del rendimento globale delle aziende agricole,
con particolare riferimento alla costruzione di filiere di prodotto e
agli obiettivi specifici che caratterizzano la strategia del PSL:
-
Valorizzare la qualità delle
produzioni agricole e agroalimentari locali con l’introduzione di
innovazioni di processo produttivo di trasformazione e
commercializzazione.
-
Favorire l'integrazione ed il
potenziamento delle diverse fasi della filiera agroalimentare
coinvolgendo, insieme agli operatori agricoli, le microimprese
operanti nel settore agroalimentare, della commercializzazione,
dell'artigianato locale e gli utilizzatori finali.
Sono
beneficiari, ai sensi della Mis 121,
imprenditori agricoli professionali (come
definiti dal D.Lg. 99/2004 e sim.) titolari di aziende agricole che
operino in una delle seguenti filiere che abbiano aderito ad un
progetto di filiera:
-
Filiera della carne
-
Filiera lattiero casearia
-
Filiera della nocciola
-
Filiera vitivinicola
-
Filiera dell’olio di oliva
-
Filiera del miele
-
Filiera ortofrutticola
-
Filiera cereali e derivati
Per
“aziende agricole”, ai fini della concessione degli interventi di
sostegno di cui alla presente Misura, si intendono entità a
carattere professionistico ed imprenditoriale che producono per la
commercializzazione (senza distinzione tra aziende condotte da
persone fisiche e aziende condotte da persone diverse da quelle
fisiche), in regola con i necessari adempimenti di legge, consistenti
nel possesso di partita IVA valida per il settore agricolo e (salvo
che per le aziende esentate ai sensi delle vigenti norme di legge) di
iscrizione alla Cciaa.
Il
richiedente dovrà essere in possesso di conoscenze e competenze
professionali adeguate dal
momento della presentazione della domanda di sostegno agli
investimenti fino al termine del vincolo di destinazione degli
investimenti finanziati.
Sono
ammissibili a finanziamento gli investimenti che consentono
all’impresa di rafforzare i legami con le altre imprese che
aderiscono alla filiera. In particolare, vengono sostenuti
investimenti finalizzati:
-
all’integrazione
dell’impresa agricola nell’ambito del progetto di filiera;
-
alla realizzazione di
innovazioni di prodotto e/o di processo, anche in relazione alla
possibilità di introdurre nel ciclo produttivo i sistemi della
tracciabilità alimentare;
-
alla trasformazione in
azienda dei prodotti aziendali;
-
al confezionamento dei
prodotti, anche in funzione della loro commercializzazione in forma
congiunta e/o coordinata nell’ambito del progetto di filiera;
-
al
miglioramento/potenziamento delle modalità di commercializzazione;
-
alla vendita diretta in
azienda di prodotti propri solo se in accordo con altre aziende che
conferiscono i loro prodotti (ad eccezione degli spacci aziendali di
carne bovina);
-
al risparmio energetico e
alla produzione di energie alternative;
-
al miglioramento delle fasi
della logistica.
Gli
interventi di cui al comma precedente saranno ammessi a finanziamento
solamente se conformi alle disposizioni in materia di tutela
ambientale e paesaggistica emanate dalle Autorità specificamente
competenti in tali materie.
La
domanda di sostegno può prevedere uno o più investimenti materiali
e immateriali inseriti e funzionali al progetto di filiera, quali:
A.1.
Realizzazione di opere di
natura fondiaria: sistemazioni idraulico - agrarie, impianti irrigui
drenaggi, viabilità aziendale, spianamenti, terrazzamenti e simili
A.2.
Realizzazione di opere di natura edilizia, di natura edilizia
(ristrutturazione, riattamento di fabbricati rurali);
A.2.1.
creazione e allestimento di
spazi, nell’ambito della propria azienda, per la promozione/vendita
diretta al pubblico di prodotti aziendali propri e conferiti da altre
aziende nell'ambito degli accordi di filiera;
A.2.2.
costruzione di ricoveri con
criteri ecocompatibili e acquisto di attrezzature esclusivamente
destinate all’allevamento di animali allo stato brado o semibrado;
A.2.3.
installazione elementi per il
risparmio energetico e/o per la produzione di energia alternativa;
A.3.
Acquisto di attrezzature fisse e macchinari: Acquisto di attrezzature
fisse, macchinari e veicoli
stradali destinati alla fase
della filiera per la quale l’azienda partecipa al progetto
A.4.
Acquisto di strumentazioni controllo e di apparecchiature
informatiche e relativi programmi particolarmente se inseriti in
interventi relativi al controllo di qualità delle produzioni
B.
Investimenti immateriali direttamente
connessi agli investimenti materiali (spese di certificazione o
iscrizione/registrazione, spese per consulenze, studi di fattibilità,
spese per acquisizione di licenze e brevetti (max
5% dell'investimento materiale proposto),
spese di progettazione, spese generali e tecniche, (max
7% dell'investimento materiale cui sono riferite).
In
totale Max 12% della spesa complessiva
Sono
esclusi:
-
l’esecuzione di interventi
relativi a case di abitazione
-
l’acquisto di:
-
terreni, fabbricati e
strutture esistenti;
-
macchinari e attrezzature
usati;
-
veicoli stradali,
tranne nel caso in cui rientrino nelle deroghe ed eccezioni previste
dalla normativa.
-
capi di bestiame e piante;
-
trattrici agricole e
mietitrebbiatrici;
-
nell'ambito della filiera del
miele: attrezzature per il nomadismo.
L’aiuto
concesso si sostanzia in un contributo
in conto capitale calcolato in percentuale sulla spesa ammessa.
L’intensità di aiuto
pubblico differisce in base alle seguenti caratteristiche:
-
Giovani fino a 40 anni di età:
contr. pubbl. al 50% dell’investimento complessivo per interventi
edilizi/fondiari; 35% dell’investimento complessivo per interventi
agrari.
-
Altri richiedenti: contr.
pubbl. al 40% dell’investimento complessivo per interventi
edilizi/fondiari; 30% dell’investimento complessivo per interventi
agrari.
Non
potranno essere ammesse a contributo spese effettuate prima della
presentazione della domanda di contributo.
Il
Gal stabilisce i seguenti limiti per gli investimenti
complessivi:
-
Importo massimo: per
investimenti agrari €
100.000,00, per investimenti
fondiari € 60.000,00;
-
Importo minimo: € 8.000,00.
Il
volume massimo di investimenti finanziabili complessivamente per il
periodo 2007-2013 ad ogni azienda richiedente è pari a (espresso in
termini di spesa ammissibile, su cui viene calcolato il contributo
corrispondente):
-
400.000 euro per aziende singole di dimensione fino a 1,5 ULU (per
ULU = 230 giornate lavorative convenzionali di 8 ore per anno);
-
800.000 euro per aziende singole di dimensione superiore a 1,5 ULU;
- 1.200.000
per aziende cooperative o per domande presentate congiuntamente da
più aziende agricole.
MISURA
123 Az.3 Accrescimento
del valore aggiunto dei prodotti agricoli
L’attivazione
della Misura ha come obiettivo il miglioramento del rendimento
globale delle microimprese operanti nel settore della trasformazione
e commercializzazione di prodotti agroalimentari, con particolare
riferimento ai fattori che caratterizzano la strategia del PSL,
basata sul conseguimento delle quattro qualità che potranno rendere
più competitivo il territorio del GAL.
La
Misura persegue i seguenti obiettivi, connessi ai fabbisogni
individuati dal PSL:
-
Valorizzare la qualità delle
produzioni agricole e agroalimentari locali con l’introduzione di
innovazioni di processo produttivo di trasformazione e
commercializzazione.
-
Favorire l'integrazione ed il
potenziamento delle diverse fasi della filiera di prodotto
coinvolgendo, insieme alle microimprese di trasformazione nel settore
agroalimentare, le aziende agricole le microimprese dell'artigianato
locale e quelle operanti nel settore della ristorazione, della
commercializzazione.
L'attuazione
della misura e connessa al tema
unificante (La qualità del territorio come fattore prioritario di
attrattività per il Monferrato Astigiano) in
quanto mirata a sostenere e diffondere sul territorio del GAL, in
un'ottica di filiera, interventi che stimolano e coinvolgono le
microimprese operanti nel settore agroalimentare nella direzione
della valorizzazione delle produzioni tipiche locali, con esplicito
riferimento al loro proporsi e riqualificarsi come risorsa attrattiva
di importanza strategica sia per l’avvio di nuove attività
produttive, sia per il settore del turismo rurale.
Sono
beneficiari del presente Bando, ai sensi della Mis. 123 Az 3, le
Microimprese singole e associate inscritte al registro delle imprese,
che svolgono attività di trasformazione e di commercializzazione di
prodotti di cui all’Allegato I del Trattato (esclusi i prodotti
della pesca).
Le
microimprese beneficiarie devono svolgere attività di trasformazione
e commercializzazione e partecipare a un progetto di filiera in una
delle seguenti filiere e che abbiano aderito ad un progetto di
filiera:
-
Filiera della carne
-
Filiera lattiero casearia
-
Filiera della nocciola
-
Filiera vitivinicola
-
Filiera dell’olio di oliva
-
Filiera del miele
-
Filiera ortofrutticola
Le
microimprese operanti nel settore della panificazione
e dei dolci tradizionali potranno,
a seguito di adesione alla filiera “prodotti
da forno”, fare domanda di
sostegno nell'ambito della Misura 312 "panificazione”.
Tutte
le operazioni finanziate devono rispettare le eventuali restrizioni
alle produzioni o limitazioni al sostegno comunitario previste
nell’ambito delle Organizzazioni Comuni di Mercato.
Sono
ammissibili a finanziamento gli investimenti che consentono
all’impresa di rafforzare i legami con le altre imprese che
aderiscono alla filiera.
In
particolare, vengono sostenuti investimenti finalizzati:
-
ad integrare la fase di
trasformazione con le attività di produzione primaria e con il
processo di commercializzazione, nell'ambito dei progetti di filiera;
-
al miglioramento complessivo
della qualità delle produzioni;
-
all’introduzione di
miglioramenti tecnologici e organizzativi;
-
alla realizzazione di nuovi
prodotti e/o di nuove forme di presentazione del prodotto (ad
esempio, prodotto porzionato o confezionato);
-
al miglioramento e
potenziamento della fase di commercializzazione dei prodotti;
-
alla vendita diretta in
azienda di prodotti propri se in accordo con altre aziende che
conferiscono i loro prodotti (ad eccezione degli spacci aziendali di
carne bovina);
-
al risparmio energetico e
alla produzione di energie alternative.
La
domanda di sostegno può prevedere uno o più investimenti materiali
e immateriali inseriti e funzionali al progetto di filiera:
A.1
acquisto di impianti, macchinari, strumenti, attrezzature (incluso
hardware),arredi;
A.1.1.
acquisto impianti e macchinari per la trasformazione, il
confezionamento e l’etichettatura;
A.1.2.
acquisto di veicoli
specializzati per il trasporto di prodotto semilavorato o finito
dallo stabilimento di trasformazione e commercializzazione alle
imprese di distribuzione, purché si tratti di veicoli direttamente
ed esclusivamente destinati al trasporto di tali prodotti, sempre che
tale spesa non incida sul totale spesa ammessa in percentuale
superiore al 20% del singolo progetto inserito nella filiera;
A.1.3.
Acquisto arredi limitati
all’allestimento di punti vendita;
A.2.
acquisto e realizzazione di software connessi
al miglioramento tecnologico e all’introduzione di nuovi canali di
commercializzazione;
A.3.
Realizzazione di opere di
natura edilizia quali adeguamenti
strutturali di modesta entità;
A.3.1.adeguamenti
strutturali di modesta entità, strettamente finalizzati
all’installazione degli impianti, dei macchinari e delle
attrezzature di cui al punto A.1.
A.3.2.
Allestimento ( tramite
adeguamenti di locali esistenti: ripartizione spazi, servizi) di
spazi di vendita diretta al pubblico di prodotti aziendali propri e
conferiti da altre aziende nell'ambito degli accordi di filiera, con
l'obbligo di realizzare investimenti produttivi di pari importo. Tali
spazi devono essere ubicati all'interno della propria azienda;
A.3.3.
Investimenti per la
produzione di energia e per il risparmio energetico;
B.
Investimenti immateriali: consulenze
specialistiche e spese generali e tecniche (acquisto di brevetti e
licenze e know-how o conoscenze tecniche non brevettate, spese di
progettazione, direzione lavori e simili) per un ammontare non
superiore al 12% dell’importo degli investimenti materiali a cui
tali spese sono riferite.
Gli
investimenti per la produzione di energia e per il risparmio
energetico sono consentiti solo se finalizzati all’autoconsumo e
per una potenza complessiva di 1 MWh per sito produttivo. Tali
investimenti non potranno superare il 50% della spesa ammessa.
Nel
dettaglio e esclusa l’ammissibilità delle seguenti tipologia di
spesa:
a.
spese notarili, IVA, tasse e
altre imposte;
b.
acquisto di fabbricati
c.
qualsiasi tipo di
demolizione, rimozione o smontaggio di opere (comprese le strutture
in amianto), manufatti, impianti esistenti ad eccezione delle
aperture in breccia;
d.
opere provvisorie non
direttamente connesse all'esecuzione del progetto;
e.
acquisto di veicoli non
specializzati, di motrici di trasporto;
f.
arredi da ufficio;
g.
acquisto di imballaggi,
cassoni, contenitori, barriques ecc. anche se ammortizzabili;
h.
acquisto di attrezzature
ammortizzate in un anno e materiali di consumo;
i.
investimenti immateriali,
diversi da brevetti e licenze;
j.
indennità versate dai
beneficiari a terzi per espropri, frutti pendenti ecc.;
k.
manutenzione di attrezzature
e di macchinari;
l.
acquisto ed installazione di
attrezzature, macchinari ed impianti usati;
m.
interventi di mero
abbellimento anche con l’utilizzo di materiali pregiati, compreso
l’allestimento di giardini, spazi verdi;
n.
noleggio di attrezzature e
investimenti finanziati con leasing;
o.
investimenti finalizzati alla
mera commercializzazione realizzati da beneficiari che svolgono
esclusivamente tale attività (acquisto, deposito e vendita dei
prodotti);
p.
interventi di mera
sostituzione che non comportino miglioramenti tecnologici e
funzionali;
q.
investimenti destinati ad
adeguamenti a normative cogenti i cui termini di regolarizzazione
risultino scaduti;
r.
iniziative volte a sostenere
progetti di promozione e ricerca;
s.
spese di gestione;
t.
investimenti realizzati
direttamente dal beneficiario (lavori in economia).
Ai
soggetti ammessi a finanziamento e concesso un contributo in conto
capitale pari al 40% della
spesa ammessa.
Il
contributo è erogato in ossequio ai limiti del regime “de
minimis”.
Il
GAL stabilisce i seguenti limiti di investimento complessivo
ammissibile:
-
Investimento massimo ammesso:
€ 80.000,00
-
Investimento minimo ammesso €
8.000,00
MISURA
312 - Sostegno
alla creazione e allo sviluppo di microimprese
Secondo
quanto previsto dal PSL l’attivazione della misura sostiene
interventi inseriti in progetti di filiera e mirati:
-
alla valorizzazione e
commercializzazione di prodotti agroalimentari e artigianali
riconosciuti nelle filiere di cui al presente Bando.
-
alla valorizzazione della
filiera dell’edilizia tradizionale ed ecocompatibile
-
alla valorizzazione di
microfiliere che possono essere attivate in ambito artigianale con
particolare riferimento ai settori dell'eccellenza artigiana
rappresentati sul territorio del GAL e finalizzate allo sviluppo
del'artigianato della tradizione locale.
Gli
obiettivi sono connessi ai seguenti fabbisogni individuati dal PSL
sono:
-
Sostenere la creazione e lo
sviluppo di microimprese tramite la creazione di microfiliere in
stretta connessione con le tipicità locali;
-
Creare e consolidare
“sistemi” (o reti) di produttori mirate ad una maggiore
visibilità e competitività sul mercato.
Sono
beneficiari del presente Bando, ai sensi della Misura 312, Azione 1
le Microimprese singole e associate iscritte al registro delle
imprese che non trasformano i
prodotti di cui all’Allegato I del Trattato.
Le
microimprese beneficiarie devono partecipare a un progetto di filiera
in una delle seguenti filiere:
-
Filiera della carne
-
Filiera lattiero casearia
-
Filiera della nocciola
-
Filiera vitivinicola
-
Filiera dell’olio di oliva
-
Filiera del miele
-
Filiera ortofrutticola
- Filiera
cerealicola con riferimento alla panificazione tradizionale e alla
produzione di dolci della tradizione locale
-
Filiera dell’edilizia
tradizionale ed ecocompatibile
-
Filiera dell’artigianato tradizionale con particolare riferimento
ai settori che in area GAL rappresentano l’Eccellenza Artigiana in
ambito manifatturiero (altre
attività artistiche tipiche, Conservazione e restauro in edilizia,
Decorazione su manufatti diversi, Legno, Metalli comuni, Restauro
ligneo, Tessile-abbigliamento).
Nell’ambito
di filiere agroalimentari
sono ammissibili a
finanziamento, nell'ottica di progetti di filiera:
-
adeguamento dei laboratori di
trasformazione (macchinari, attrezzature e impianti, con le minime
opere strutturali necessarie alla loro installazione), delle linee di
lavorazione preparazione dei prodotti, dei processi per il
confezionamento di prodotti agroalimentari, realizzati da imprese
diverse da quelle di cui alla misura 123.3;
-
la realizzazione di prodotti
e/o servizi complementari alle produzioni agroalimentari
(confezionamento, logistica, trasporto, …), con l’introduzione
nel sistema produttivo di innovazioni di prodotto e/o di processo
tali da migliorare l’organizzazione all’interno della filiera e
la sua tracciabilità;
-
imprese di
commercializzazione, che realizzano interventi per l’inserimento
nel proprio sistema di vendita delle produzioni agroalimentari
inserite nelle filiere agroalimentari e/o per la loro presentazione
al pubblico in modo da rendere facilmente percepibile e da
valorizzare la provenienza dei prodotti agroalimentari e artigianali
locali (espositori dedicati,distributori, …);
Nell’ambito
di filiere artigianali sono
ammissibili a finanziamento, sempre nell’ottica di progetti di
filiera:
-
Interventi finalizzati al
miglioramento e/o all'innovazione nel settore della produzione
artigianale (lavorazione a mano), commercializzazione e posa in opera
di materiali per l'edilizia della tradizione locale e/o
ecocompatibili
-
Imprese operanti nel settore
della conservazione e restauro in edilizia con particolare
riferimento alle murature in cotto a vista, alla realizzazione di
manufatti in ferro e legno che intendano migliorare e ammodernare le
loro prestazioni
-
introduzione di sistemi di
qualità di prodotto o di processo nelle imprese con particolare
riferimento a quelle operanti nella produzione e commercializzazione
di manufatti inseriti nei settori rappresentati nell'Eccellenza
Artigiana in area GAL:
-
introduzione nelle aziende di
tecnologie finalizzate alla riduzione degli impatti negativi generati
sull’ambiente nell’esercizio dell’attività per mezzo di
interventi volti alla riduzione dei consumi.
La
domanda di sostegno può prevedere uno o più investimenti materiali
e immateriali inseriti e funzionali al progetto di filiera:
A.1
acquisto di impianti, macchinari, strumenti, attrezzature (incluso
hardware), arredi
A.1.1.
acquisto impianti e macchinari per la produzione, trasformazione,
confezionamento etichettatura
A.1.3.
Acquisto arredi limitati
all’allestimento di punti vendita
A.2.
acquisto e realizzazione di software connessi
al miglioramento tecnologico e all’introduzione di nuovi canali di
commercializzazione
A.3..Realizzazione
di opere di natura edilizia: adeguamenti
strutturali di modesta entità;
A.3.1.adeguamenti
strutturali di modesta entità, strettamente finalizzati
all’installazione degli impianti, dei macchinari e delle
attrezzature di cui al punto A.1.
A.3.2.
Allestimento ( tramite
adeguamenti di locali esistenti: ripartizione spazi, servizi) di
spazi di vendita diretta al pubblico per i prodotti aziendali propri
e conferiti da altre aziende
A.3.3.
Investimenti per la
produzione di energia e per il risparmio energetico.
B.
Investimenti immateriali: consulenze
specialistiche e spese generali e tecniche (acquisto di brevetti e
licenze e know-how o conoscenze tecniche non brevettate, spese di
progettazione, direzione lavori e simili) per un ammontare non
superiore al 12% dell’importo degli investimenti materiali a cui
tali spese sono riferite.
Tutti
i beni acquistati devono essere nuovi e privi di vincoli o ipoteche e
sulle relative fatture dovrà essere indicato con chiarezza l’oggetto
dell’acquisto e, in funzione della tipologia del bene, il numero
seriale o di matricola.
La
funzionalità delle spese alle finalità dell’Azione deve emergere
chiaramente nella stesura del progetto.
Gli
investimenti per la produzione di energia e per il risparmio
energetico sono consentiti solo se finalizzati all’autoconsumo e
per una potenza complessiva di 1 MWh per sito produttivo. Tali
investimenti non potranno superare il 50% della spesa ammessa.
Non
sono ammissibili a contributo tutte le spese non strettamente
connesse alla realizzazione degli interventi previsti.
Nel
dettaglio è esclusa l’ammissibilità delle seguenti tipologia di
spesa:
-
esecuzione di interventi di
manutenzione;
-
esecuzione di interventi di
sostituzione. Si considerano interventi di sostituzione gli
investimenti (di natura edilizia oppure consistenti nell’acquisto
di macchinari) che non aumentano la capacita di produzione, non
modificano sostanzialmente la natura della produzione/tecnologia
utilizzata, non modificano in modo significativo i costi di gestione,
non apportano consistenti vantaggi ambientali e di risparmio
energetico;
-
investimenti funzionali al
recepimento delle normative vigenti;
-
noleggio di attrezzature e
investimenti finanziati con leasing;
-
acquisto di immobili e
terreni;
-
acquisto di veicoli e motrici
di trasporto, di qualunque genere e tipologia;
-
acquisto di impianti,
macchinari, strumenti, attrezzature ed arredi usati;
-
acquisto di minuterie ed
utensili di uso comune;
-
acquisto di scorte di materie
prime, semilavorati e beni di consumo, imballaggi, cassoni e
contenitori.
Ai
soggetti ammessi a finanziamento è concesso un contributo in conto
capitale pari al 40% della
spesa ammessa.
Il
contributo è erogato in ossequio al regime “de
minimis” e fermi restando i
limiti minimi e massimi di spesa di seguito indicati:
-
Investimento massimo ammesso:
€ 80.000,00
-
Investimento minimo ammesso €
8.000,00
Le
domande di contributo possono essere presentate entro il 5
Agosto 2011.